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Radar bistatico

Grafico: un radar trasmette, l’eco dell’elicottero viene ricevuto da un altro radar, che si trova in una posizione diversa.

Figura 1: due gruppi di radar cooperano in modo bistatico: il secondo radar riceve i ritorni dal primo.

Radar bistatico

In genere, il trasmettitore e il ricevitore condividono un’antenna comune, detta sistema radar monostatico. Un radar bistatico è costituito da siti di trasmissione e ricezione situati separatamente (a una distanza considerevole). Pertanto, un radar Doppler monostatico può essere facilmente aggiornato con un sistema di ricezione bistatico, oppure (utilizzando la stessa frequenza) due radar monostatici funzionano come un unico radar bistatico. Un radar bistatico sfrutta la diffusione diretta dell’energia trasmessa.

Nel caso di un set radar bistatico, la distanza tra l’unità trasmittente e l’unità ricevente è maggiore e in genere la parallasse è maggiore. Ciò significa che è possibile ricevere un segnale anche quando la geometria dell’oggetto riflettente riflette pochissima o nessuna energia (tecnologia stealth) in direzione del radar monostatico.

In pratica, viene utilizzato principalmente per i radar meteorologici. La tecnologia del radar bistatico è in uso da diversi anni presso l’Istituto di Fisica Atmosferica del Centro Aerospaziale Tedesco (www.pa.op.dlr.de/poldirad/).

Questo sistema riveste una certa importanza anche nelle applicazioni militari. Il cosiddetto sistema di controllo missilistico „semi-attivo“ utilizzato nell’unità missilistica „HAWK“ è praticamente un radar bistatico.

Ricevendo i sidelobe del fascio diretto dai radar di trasmissione, è possibile sincronizzare i radar dei siti di ricezione. Se viene rilevato il lobo principale, è possibile calcolare anche un’informazione azimutale. Sono in uso diversi sistemi bistatici specializzati, ad esempio quando vengono utilizzati più siti di ricezione per correlare la posizione del bersaglio.

Un’idea tattica nella guerra del Kosovo era forse quella di avere una stazione trasmittente che irradiava l’aereo al di fuori del campo di attività dell’arma (tecnica o politica) e una seconda stazione che poteva comandare il sistema d’arma della difesa aerea solo tramite ricezione passiva. I radar VHF come il P-12 o il P-18 sono particolarmente adatti a questa disposizione bistatica. L’effetto mascherato alle frequenze VHF non è solo inefficace, ma quasi inadeguato per risonanza (scattering Mie!).

Configurazione dei radar VHF come radar bistatici

Figura 2: Configurazione dei radar VHF come radar bistatici

Poiché un ulteriore aspetto della tecnologia Stealth consiste anche nel formare la forma dell’aereo, più energia viene riflessa verso i lati che verso il trasmettitore, e questo si avvicina alle disposizioni bistatiche dei sistemi radar.

Ad esempio, una combinazione ideale sarebbe: un P-18 (con un diagramma d’antenna piuttosto stretto di 6° per onde metriche) opera normalmente a una distanza di circa 60 km in modalità di trasmissione, e un P-12 registra la traccia prevista (con 10° di un diagramma d’antenna un po’ più ampio) con l’antenna ferma e il trasmettitore spento a una distanza di circa 20 km. Il controllo del fuoco di un’arma è quindi possibile senza una costosa tecnologia informatica. Se il missile viene lanciato, anche il controllo missilistico invia, ma è troppo tardi per reagire.